Vita sostenibile

Tre documentari di David Attenborough da guardare assolutamente

Quand’ero piccola, durante l’estate, mi svegliavo quasi ogni giorno alle sette. Entrambi i miei genitori lavoravano e trascorrevo il resto della mattinata con mia nonna. Giocavo ovviamente con gli altri bambini, che però dormivano fino a tardi, quindi non mi restava che aspettarli fino a circa le dieci. Cosa facevo in quelle due/tre ore? Mia nonna aveva la TV satellitare. La TV satellitare conteneva molti canali interessanti. E io avevo certamente molta curiosità e impazienza di guardarli senza sosta.

Saltando da un canale all’altro mi imbattevo in musica, cartoni e documentari. In particolare, uno di questi documentari un giorno colpì la mia attenzione a causa delle sue scene, le più verdi che avessi mai visto. Mostrava una giungla, piante succulenti con foglie carnose, animali esotici.

Da bimba che trascorreva i finesettimana vagando per la campagna, il verde selvaggio era già la componente principale del mio immaginario. Ecco perché non mi ci volle molto per innamorarmi di questo tipo di documentari. Più tardi scoprii che la voce dell’uomo dietro la maggior parte di quei programmi era David Attenborough, un essere umano che aveva dedicato la sua vita a narrare la natura e a tutelarla.

Chi è David Attenborough?

David Attenborough è un naturalista, giornalista e scrittore britannico noto per i suoi programmi televisivi educativi e innovativi, dei veri e propri punti di riferimento nel campo della storia naturale e dell’antropologia.

Sin dal 1954 ha scritto e narrato numerosissime serie culturali ed educative, nonché libri di accompagnamento a tali serie. Inutile dire che questi programmi hanno influenzato un’intera generazione di registi appassionati di natura.

Tra i suoi documentari più famosi vi è la Serie sulla Vita che include lavori come La vita sulla Terra (1979), Il pianeta vivente (1984), La vita degli uccelli (1998), La vita dei mammiferi (2002–03), e La vita nel sottobosco (2005). Tra i lavori più recenti figurano Il nostro pianeta (2019), e David Attenborough: Una vita sul nostro pianeta (2020).

L’approccio di Attenborough: bellezza, rimproveri e sensibilizzazione

Nonostante la gran parte dei suoi lavori si concentri volutamente sugli aspetti più spettacolari della natura – in modo da evidenziarne la bellezza piuttosto che la distruzione – il suo approccio più recente mette in luce anche ciò che può metterla in pericolo.

Attenborough, infatti, ha deciso di utilizzare la sua notorietà e autorità per sensibilizzare il pubblico sugli elementi che minacciano il pianeta – ossia gli esseri umani. Rendendo il proprio messaggio più politicizzato, dunque, critica quelle pratiche che stanno distruggendo la naturale magnificenza che meraviglia, di solito, un po’ tutti.

Ad esempio, negli ultimi dieci anni ha parlato di cambiamenti climatici (La verità sui cambiamenti climatici, 2006), dell’impatto demografico sul pianeta (Quante persone possono vivere sul pianeta terra?, 2009), e degli animali in via d’estinzione (Extinction: The Facts, 2020).

Ha puntato una lampadina direttamente sull’impatto che le attività antropiche hanno sul nostro pianeta, utilizzando in maniera opportuna delle prove scientifiche per dimostrare il legame intrinseco fra la distruzione della biodiversità e la nostra stessa salute.

Sebbene questi temi siano stati ampiamente esplorati da numerosi altri documentari e giornalisti, ciò che apprezzo particolarmente dell’approccio di Attenborough è l’accessibilità delle informazioni fornite accompagnata alla bellezza delle immagini che permea il suo lavoro, nonché la sua capacità di “sporcarsi le mani”.

Attenborough non si tira indietro dal suo ruolo di influente divulgatore scientifico: combina maestosi fotogrammi a spiegazioni strutturate ma semplici sulle scene che guardiamo come telespettatori, facendo vivere i personaggi di quei fotogrammi attraverso lo schermo affinché tutti possano davvero conoscerli.

In questo modo ci permette di essere ispirati dalla natura e di imparare, allo stesso tempo, le modalità tramite cui la stiamo distruggendo e cosa possiamo fare per evitarlo.

E a parte ciò, trovo veramente di grande ispirazione il fatto che nonostante abbia passato i suoi novant’anni, sia ancora lì fuori a battersi per l’ambiente. Come si suol dire: non mollare mai, eh?

I miei documentari preferiti

Avviso: quella che segue non è una classifica. Sebbene non abbia guardato l’intera lista di documentari andati in onda sin dagli inizi della carriera di Attenborough, ne ho comunque guardati un buon numero e vorrei raccomandarne alcuni. Sì, è difficile scegliere, ma ci proverò. Dunque…

1. La Vita sulla Terra

La Vita sulla Terra di David Attenborough

Cominciamo dagli inizi. La vita sulla terra è una serie diventata un vero e proprio riferimento nel mondo dei documentari naturalistici.

Ogni episodio descrive, utilizzando le parole della BBC, “La storia della vita, dalle prime cellule primitive delle piante e degli animali che oggi vivono attorno a noi”.

Tra l’altro, ciò che trovo interessante è che affrontando seriamente questo tema e facendo delle ricerche circa le ultime scoperte scientifiche, Attenborough e la sua produzione siano riusciti a guadagnarsi la fiducia degli scienziati.

L’episodio numero 12 contiene uno dei momenti certamente più famosi dell’intera serie: Attenborough incontra un gruppo di gorilla di montagna del Rwanda mentre racconta degli stessi.

Avvicinandosi senza tentare di disturbarli, però, si ritrova all’improvviso davanti ad un esemplare. Che dire? Credo che la sua risposta, cioè quella narrazione a voce bassa unita al significato delle sue parole, sia da ammirare.

“Il gorilla è una creatura enormemente potente, che però usa la sua forza soltanto quando deve proteggere la sua famiglia, è raro che ci sia della violenza nel gruppo. È quindi ingiusto che l’uomo abbia scelto il gorilla per simboleggiare tutto ciò che è aggressivo e violento, quando al contrario è l’unica cosa che non è – e che noi siamo.”

2. Blue Planet II

Il Pianeta Blu II di David Attenborough

Il Pianeta Blu 2 è una serie di documentari sulla flora e la fauna marina, con un approfondimento sugli elementi inquinanti come le microplastiche.

Lo so, questo documentario è stato solo narrato e presentato da Attenborough, ma ehi! È “Il Pianeta Blu”! Narrato con accento britannico! E con una colonna sonora ad opera di Hans Zimmer!

E comunque, cosa vi aspettereste da qualcuno nata e cresciuta su un’isola circondata dal mare? Ecco, appunto: apprezzare dei bei documentari sul mare.

“Gli oceani, apparentemente infiniti, invocano in noi un senso di meraviglia e stupore, e talvolta anche di paura. Coprono il 70% della superficie del nostro pianeta, eppure restano ancora per la maggior parte inesplorati. Nascoste sotto le onde, proprio sotto i miei piedi, ci sono delle creature al di là della nostra immaginazione”.

3. David Attenborough: Una vita sul nostro pianeta

Una vita sul nostro pianeta di David Attenborough

In quest’opera David Attenborough fornisce un’originale e genuina testimonianza. Guardandosi indietro e sfogliando le pagine della sua carriera, osserva come il mondo della natura sia stato danneggiato e fa luce sui passi da seguire per mitigare la crisi ambientale e climatica.

L’aspetto che apprezzo di più di questo documentario è la sua struttura. A partire dalla sua esperienza, l’autore ci introduce alle bellezze della natura, ci fa innamorare di viste e paesaggi, e alla fine ci schiaffeggia evidenziando il problema che minaccia quelle bellezze che tanto amiamo: noi.

Sì, noi, i simpatici spettatori.

“Perché io? Non sto uccidendo animali in via d’estinzione, né finanziando attività di deforestazione.” Okay, corretto, forse (sai davvero, ad esempio, se la tua banca non le finanzi?), ma dobbiamo tenere in mente che siamo tutti sulla stessa barca.

Tutti, direttamente, indirettamente, parzialmente o totalmente, contribuiamo alla salute del nostro pianeta, il che significa che ogni singola azione, per quanto piccola, ha importanza.

Alla fine, dopo aver esplorato il mondo per una vita intera, sono sicuro di una cosa: non si tratta di salvare il nostro pianeta, ma di salvare noi stessi. La verità è che, con o senza di noi, la natura troverà il modo di rinascere.”

Avete guardato alcuno di questi documentari? Che opinioni avete a riguardo?

P.S.: non dimenticare di continuare a leggere per una maggiore ispirazione! 🙂

E neanche di seguirmi su Instagram! 🙂

G.

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